Sono stato interpellato su Facebook su quello che ritengo essere la manifestazione Palio, questa è stata la mia risposta.
@Barbara Chiasera: In merito alla legge 189/2004 signora Barbara, non vorrei mettere in discussione nessun punto di essa. Vorrei dare però la MIA visione di Palio.
Innanzitutto Torrevecchia Pia, ovvero la sua amministrazione comunale attuale, ha voluto creare una manifestazione con "competizione" di animali senza che essa fosse una tradizione radicata, diciamo che è stato un regalo non voluto e quindi inutile... in realtà non ho mai apprezzato la corsa in se bensì lo stimolo di aggregazione della festa.
Nel gruppo di candidati che rappresento ci sono ben 4 capitani di contrada con i quali spesso analiziamo la manifestazione Palio e con essi, mai si è considerato "dimensionante" la necessità della corsa e la promozione dello spettacoli che comportino la competizione con gli animali.
Il Palio di Torrevecchia Pia è e deve rimanere molto di più della giornata di manifestazione con corsa degli asinelli... il palio è un momento di aggregazione dove Torrevecchia Pia, VIgonzone, Zibido al Lambro e Cascina Bianca si ritrovano per trascorrere una giornata insieme.
Le assicuro che faccio a meno della corsa dei "ciuccini" ma non voglio assolutamente privare i quattro paesi di un momento di aggregazione.
Nel nostro vasto territorio troppe sono le occasioni di divisioni (lì hanno fatto i marciapiedi e qui no, là c'è la festa e qui no e via discorrendo) per eliminare un giorno di aggregazione partecipata anche dalla competizione.
Vorrei che il Palio venisse anzi esteso, un evento duraturo che inizia con la festa patronale di Zibido per continuare con quella di Vigonzone per terminare in una grande manifestazione partecipata alla festa patronale di Torrevecchia Pia la prima settimana di settembre. Sarebbe bello che sport, manifestazioni e aggregazione siano da collante dei nostri quattro paesi.
Il tutto seguendo due principi fondamentali: non ledere la dignità degli animali e delle persone violando leggi dello stato italiano, non fare della festa un'occasione per spendere migliaia e migliaia di euro per carrozze, bande, partecipazioni televisive e orchestre da mille e una notte.
Il troppo storpia, la mia famiglia mi ha insegnato cose semplici.